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Quando si tratta di intervenire su una casa storica, le opzioni principali sono due: ristrutturare o restaurare. La scelta tra questi due approcci non è solo estetica, ma coinvolge considerazioni tecniche e normative che incidono profondamente sulla funzionalità e sulla durabilità dell’edificio. In questo articolo esamineremo COME orientarsi nella decisione, quali fattori tecnici prendere in considerazione e quali approcci possono essere più adatti alla tua situazione.

Differenze tecniche tra restauro e ristrutturazione

Restauro

Il restauro si concentra sulla conservazione dei materiali e delle tecniche costruttive originali. È un intervento di tipo conservativo, volto a mantenere intatta la struttura storica dell’edificio, utilizzando tecniche e materiali compatibili con quelli originari. Gli interventi devono rispettare le caratteristiche architettoniche e strutturali della casa, spesso seguendo regolamenti imposti dalle soprintendenze per i beni culturali.

Tecniche tipiche di restauro includono:

  • Consolidamento strutturale con materiali compatibili, come calci idrauliche naturali o malte tradizionali, per preservare la traspirabilità delle murature in pietra o mattoni.
  • Recupero delle finiture originali: dagli intonaci a base di calce ai rivestimenti in cotto o marmo, passando per infissi in legno antico e ringhiere in ferro battuto.
  • Conservazione di elementi decorativi come stucchi, affreschi o soffitti a cassettoni, attraverso tecniche come la pulitura, il consolidamento e la reintegrazione delle parti mancanti.


Ristrutturazione

La ristrutturazione, invece, comporta interventi più radicali, volti a migliorare le prestazioni strutturali e funzionali dell’edificio. Si possono prevedere modifiche alla disposizione degli spazi interni, l’adeguamento impiantistico, interventi su fondazioni e coperture e l’implementazione di tecnologie moderne per migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo.

Le operazioni di ristrutturazione comprendono:

  • Demolizioni parziali e ricostruzioni: ad esempio, la rimozione di tramezzi interni o la sostituzione di solai per migliorare la distribuzione degli spazi.
  • Isolamento termico: interventi con materiali moderni come pannelli in fibra di legno, lana minerale o aerogel per migliorare l’efficienza energetica, pur rispettando le caratteristiche estetiche esterne.
  • Rifacimento degli impianti: elettrici, idraulici e di riscaldamento/raffrescamento, utilizzando tecnologie innovative come sistemi di domotica, pannelli radianti a pavimento o impianti fotovoltaici.


Quando optare per il restauro: i vincoli tecnici e normativi

Il restauro è spesso obbligatorio quando la casa è soggetta a vincoli di tutela storica o architettonica. In questi casi, gli interventi devono essere progettati nel rispetto delle linee guida imposte dalle autorità locali (come la soprintendenza), che limitano le modifiche radicali.

Fattori tecnici per il restauro:

  1. Struttura portante: Se la struttura portante (mura perimetrali, archi, volte) è ancora stabile, il restauro punta a consolidarla piuttosto che modificarla. Tecniche come il cuci-scuci (riparazione delle murature deteriorate), o l’uso di iniezioni di malte idrauliche per riempire fessure e crepe, sono fondamentali per migliorare la stabilità strutturale senza alterare l’integrità dell’edificio.
  2. Materiali compatibili: Nel restauro, si utilizzano materiali compatibili con quelli originali per evitare reazioni chimiche o fisiche indesiderate (come la formazione di sali o umidità). Per esempio, se le murature sono realizzate in mattoni antichi o pietra, si preferiscono malte di calce a base di calce idraulica naturale (NHL), che garantiscono la traspirabilità e il corretto comportamento igrometrico.
  3. Recupero di elementi architettonici: Gli interventi di restauro su elementi originali, come cornici in stucco, infissi in legno o pavimentazioni in pietra, richiedono trattamenti specifici. Il legno può essere consolidato con prodotti a base di resina, mentre i pavimenti in cotto o marmo devono essere puliti e trattati con prodotti consolidanti a basso impatto chimico.

Quando scegliere la ristrutturazione: aggiornamenti strutturali e funzionali

La ristrutturazione è preferibile quando ci sono gravi problematiche strutturali o quando si desidera migliorare le prestazioni e la funzionalità della casa. Spesso, questo tipo di intervento è necessario in edifici storici che non soddisfano più le esigenze abitative moderne.

Fattori tecnici per la ristrutturazione:

  1. Consolidamento delle fondazioni: Se la casa presenta problemi di assestamento o cedimenti, si possono applicare tecniche come il micropalo o l’iniezione di resine espandenti per stabilizzare le fondazioni senza compromettere l’integrità della struttura esistente.
  2. Rifacimento dei solai: Molte case storiche hanno solai in legno che possono essere soggetti a degrado o flessioni nel tempo. Una ristrutturazione permette di sostituire i solai con materiali moderni (come legno lamellare o acciaio) oppure rinforzarli con l’uso di tecniche composite, come il rinforzo con fibra di carbonio o travi in acciaio integrate nel legno esistente.
  3. Efficienza energetica e comfort: La ristrutturazione consente di intervenire sull’isolamento termico e sull’adeguamento impiantistico, applicando cappotti interni o esterni, installando finestre con doppi vetri a bassa trasmittanza termica, e integrando sistemi di riscaldamento a bassa temperatura, come i pannelli radianti a pavimento, migliorando il comfort abitativo e riducendo i consumi energetici.
  4. Riorganizzazione degli spazi: Nella ristrutturazione è possibile intervenire su spazi interni per migliorare la funzionalità abitativa. Questo può includere la demolizione di tramezzi, la realizzazione di nuovi vani o l’apertura di finestre o lucernari per aumentare la luminosità naturale.

Criteri tecnici per la scelta: restauro o ristrutturazione?

Quando devi decidere tra ristrutturare o restaurare, ci sono alcune considerazioni tecniche che possono guidare la tua scelta:

  • Analisi strutturale: Un’analisi accurata della struttura esistente è essenziale. Se l’edificio ha problemi strutturali significativi, come crepe nelle murature portanti o cedimenti delle fondazioni, potrebbe essere necessario un intervento di ristrutturazione per garantire la sicurezza.
  • Normative locali: Verifica i vincoli imposti dal Piano Regolatore e dagli enti di tutela. Se la casa è soggetta a vincoli architettonici, il restauro potrebbe essere l’unica opzione consentita, con limitazioni su interventi radicali come l’alterazione delle facciate o la demolizione di parti originali.
  • Impatto dei materiali moderni: La scelta di materiali innovativi (isolamenti termici, sistemi di ventilazione, impianti elettrici) può rendere necessaria una ristrutturazione se l’edificio non consente l’integrazione semplice di questi sistemi. In questo caso, è fondamentale garantire che l’integrazione dei materiali moderni non comprometta la traspirabilità e la stabilità dell’edificio.

Restaurare è rispettare la storia, ristrutturare è immaginare il futuro: insieme, trasformiamo ogni spazio in un luogo di nuova bellezza e funzionalità.

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Ristrutturare o restaurare? Come decidere per la tua casa storica

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